Mi auguro che tu abbia già letto con attenzione tutti gli articoli di questo blog, perchè rappresentano davvero il “succo” delle informazioni utili ad impostare una corretta strategia di marketing per promuovere il tuo bed and breakfast.
Avrai sicuramente capito, perchè l’ho ripetuto più volte nei miei post, che la pubblicità tradizionale fatta da volantini, cartelloni stradali, inserzioni su giornali locali ed emittenti radiotelevisive è ormai superata, un qualcosa di obsoleto che ti farebbe soltanto buttar via soldi, senza neanche avere la possibilità di misurarne l’efficacia, che, per mia esperienza, è comunque piuttosto bassa.
Oggi il 90% delle prenotazioni alberghiere avviene online, attraverso gli intermediari come Booking, Expedia, Venere, i portali turistici e i siti web delle strutture.
E’ anacronistico, ai giorni nostri, andare a bussare alla porta dell’albergatore o del titolare del B&B per chiedere di visitare la sua struttura e decidere se prenotare o meno.
Ma allo stesso modo è “fuori dalla logica” che una persona prenoti una struttura ricettiva dopo aver visto un cartellone stradale, o cercando sugli elenchi telefonici.
E’ su internet che avviene quasi completamente il processo di acquisto di prenotazione di una struttura ricettiva, ed è proprio internet che devi sfruttare per pubblicizzare al meglio il tuo bed and breakfast.
Tralasciando le OTA, soprattutto per i costi davvero elevati che vanno ad incidere massicciamente sui tuoi ricavi, le altre due strade per pubblicizzare sul web la tua struttura sono:
- Google Ads;
- Facebook Ads.
Sono proprio questi due strumenti che andrò a mettere a confronto per capire quale dei due sia il più indicato per promuovere una piccola struttura ricettiva come un bed and breakfast e, soprattutto, proverò ad analizzare i passaggi che dovrai seguire per poterli utilizzare al meglio.
I motori di ricerca, per anni, hanno trascinato il web. Da Google, in particolare, partiva la navigazione di tutti gli internauti che cercavano attraverso il suo box di ricerca le cose più disparate, “abbeverandosi” dei risultati da esso forniti. Non a caso, fino a qualche anno fa, era proprio Google.it la pagina iniziale della maggior parte degli utenti.
Dal 2010 però, le cose sono cambiate, l’avvento di Facebook, che in Italia ha cominciato proprio a svilupparsi da quel periodo, ha completamente stravolto le abitudini degli italiani che hanno scoperto i social network, diventandone quasi dipendenti, arrivando anche al punto di mettere in secondo piano il colosso Google.
Lo sviluppo della navigazione attraverso i cellulari ha dato un ulteriore spinta ai social network a dispetto dei motori di ricerca, perchè, la maggior parte dei naviganti da cellulare sta su Facebook, ed è facile capirlo, BASTA GUARDARSI INTORNO!
Statisticamente, almeno 3 di questi 4 ragazzi stanno consultando Facebook o chattando su Messenger, che è il servizio di messaggeria istantanea del popolare social network, come dimostrato dalla classifica dell’App Store relativa alle app più scaricate. Ma soprattutto è cresciuto a dismisura il numero degli utenti che hanno cambiato addirittura la propria pagina iniziale di navigazione da Google a Facebook.
Il mondo è cambiato, così come internet è cambiato offrendo opportunità sempre nuove a chi decide di promuovere le proprie attività attraverso questo canale.
La sfida tra Google e Facebook è aperta, le opportunità che offrono agli imprenditori questi due colossi del web sono innumerevoli ed ora cercheremo di capire se a te, titolare di bed and breakfast, conviene utilizzare uno o l’altro.
PUBBLICITA’ SU GOOGLE ADS
Prima di entrare nel vivo a parlare della pubblicità su Google, è utile capire brevemente come funziona il motore di ricerca e come è suddivisa la pagina dei risultati per le ricerche fatte relativamente alle strutture ricettive.
Se cerchiamo ad esempio “bed and breakfast a Roma” otteniamo una serp (pagina dei risultati) di questo tipo:
Esaminando la pagina che ci restituisce Google per la ricerca eseguita, salta subito all’occhio che i primi risultati posti in evidenza nella parte alta, siano proprio risultati sponsorizzati di Google Ads.
Si differenziano dai risultati organici, ovvero quelli non sponsorizzati, da una dicitura in giallo (ann.) che li rende ben visibili, e dalla posizione che Google ha destinato a loro, ovvero in testa e a piè pagina, ben in evidenza.
Spesso può capitare anche di trovarne alcuni nella parte destra della pagina (una specie di banner laterale con 4 o 5 risultati).
Stare nella parte alta della pagina di Google significa essere particolarmente visibili e di conseguenza ricevere molte visite: questo è un dato di fatto e non credo che ci sia bisogno che ti spieghi il perchè…
Purtroppo però, analizzando nel dettaglio i risultati ottenuti, si nota che gli “sponsorizzati“, non sono certo i singoli B&B che hanno acquistato quello spazio favorevolissimo, ma si tratta di:
- Booking;
- Trivago;
- Rome30;
- Venere.
Ovvero, portali che sono attualmente i colossi delle prenotazioni alberghiere e che investono centinaia di migliaia di euro l’anno per occupare quelle posizioni così favorevoli nei risultati sponsorizzati di Google.
Questo, ovviamente, non significa che il tuo piccolo B&B non possa “far compagnia a questi colossi” occupando quelle posizioni, ma il costo per poter competere con queste superpotenze sarebbe per te insostenibile.
Cerchiamo insieme di capire perchè è così difficile occupare le prime posizioni nei risultati sponsorizzati di Google. Per prima cosa, cercherò di spiegarti come funziona Google Ads.
Il programma di Google che consente agli inserzionisti di effettuare campagne pubblicitarie sul famoso motore di ricerca, dà la possibilità a tutti di iscriversi gratuitamente, previa la registrazione di un account di Google (se utilizzi GMail, possiedi già un account Google a cui potrai accedere ad Ads con la stessa username e password).
Ovviamente per poter inserire inserzioni su Ads l’altro requisito fondamentale è quello di avere un sito web. Google Ads permette di fare 2 tipi di pubblicità:
- inserire la propria pubblicità tra i risultati di ricerca di Google (quelli cerchiati in rosso nell’immagine)
- inserire la propria pubblicità all’interno di siti web partners di Google (sono quelle pubblicità che vedi all’interno del 90% dei siti che visiti normalmente);
In questo articolo prendiamo in considerazione la prima tipologia di inserzioni, quindi le cosiddette campagne di search advertising, sicuramente più utilizzate e molto più interessanti.
Grazie a questo tipo di pubblicità, avrai quindi la possibilità di comparire tra i risultati di Google, quando un utente effettua una determinata ricerca. Come puoi vedere dall’immagine della pagina di Google, il motore di ricerca propone una serie di risultati, simili in tutto e per tutto a quelli organici, ma contrassegnati dalla scritta in giallo “ann.” che sono quelli a pagamento.
Ovviamente, gli annunci sponsorizzati appariranno sia in prima pagina, ma anche nelle pagine successive tra i risultati di ricerca. Va da sé che comparire in prima pagina abbia un costo notevolmente superiore che in seconda, terza, quarta, quinta pagina, ecc. Google Ads ti fa pagare un “tot” per ogni click ricevuto.
Dopo aver creato l’account di Google Ads, operazione piuttosto semplice, per impostare una campagna search è necessario prendere in considerazione le parole chiave che si vogliono promuovere.
E’ ovviamente necessario prendere in mano carta e penna e pensare con quali chiavi di ricerca, i potenziali clienti, potrebbero cercare una struttura come la tua: la prima che viene sicuramente in mente è [Bed and breakfast Roma], nel caso dell’esempio, oppure [B&B Roma], [Bed & Breakfast Roma], che ovviamente sono le più scontate e normalmente le più care.
Lo strumento di pianificazione delle parole chiave che Google mette a disposizione dei suoi publisher all’indirizzo: https://adwords.google.com/ko/KeywordPlanner, ti consente di fare una stima di quanto costi al click, posizionarsi per le parole chiave scelte:
Come vedi questo strumento ti consente di visualizzare la media delle ricerche mensili per le parole chiave selezionate e l’offerta consigliata che dovrebbe consentirti di apparire tra i risultati sponsorizzati.
Questo significa che per impostare una campagna continuativa di 1 mese relativamente alla sola chiave di ricerca [B&B Roma], il costo stimato si otterrebbe moltiplicando 3.330 click (considerando che il 15%, di chi ha fatto la ricerca, in media, clicca su uno dei primi 3 risultati di Ads) x 1.10 €/click = 3.663 € per la sola Keyword [B&B Roma].
Aggiungendo anche le altre keywords si otterrebbe una previsione di spesa da far perdere tutti i capelli a chi ha ancora la fortuna di averli tutti al proprio posto.
E’ altresì chiaro che Google Ads ti offre la possibilità di impostare una spesa massima giornaliera, oppure un budget totale per ogni singola inserzione oltre il quale si bloccheranno automaticamente tutte le campagne, quindi potresti decidere di investire 2.000 € al mese e valutarne i risultati.
Considera però, che 2.000 euro, con dei volumi così elevati di ricerca, rappresentano una cifra che verrebbe bruciata in poco tempo, idem dicasi se impostassi un limite giornaliero troppo basso. Per cui proporre delle campagne di questo genere potrebbe costarti davvero caro.
Nel caso di città a forte impatto turistico: Roma, Firenze, Venezia, Napoli e le località di villeggiatura in genere, se si vuole far pubblicità attraverso Google Ads, senza vedersi dilapidare un capitale in poco tempo, è sufficiente aggiungere delle specifiche alle chiavi di ricerca generiche come [B&B Roma]: se la tua struttura si trova nel centro di Roma, potresti scegliere [B&B Roma Centro], [B&B via Condotti Roma], [B&B Piazza di Spagna], oppure mettere in evidenza una caratteristica della tua struttura [B&B gay friendly Roma], [B&B di lusso Roma], [B&B economici Roma], ecc.
In questo modo andrai a posizionarti per chiavi molto più specifiche che avranno quindi, dei volumi inferiori di ricerca, ma sicuramente intercetterai un pubblico più motivato e in target con quello che tu offri.
E’ chiaro che il costo totale sarebbe nettamente inferiore, anche perchè più bassi sarebbero i volumi di ricerca, se il tuo bed and breakfast si trovasse a Ugento
La previsione di spesa mensile sarebbe decisamente inferiore e i vantaggi elevati, visto che essere nella parte alta della pagina di Google, specie per una ricerca così specifica, garantirebbe parecchie visite al tuo sito web.
Comparendo nei risultati di ricerca di Google, darai una risposta ad una domanda esplicita dell’utente che ha fatto quella ricerca. Chi visiterà il tuo sito, passando attraverso questa chiave di ricerca, è una persona che in quel momento è realmente interessata al servizio che tu offri, quindi fortemente motivata a cercare una sistemazione nella tua zona.
In conclusione, le campagne su Google Ads, hanno come risultato quello di incrementare notevolmente il traffico sul tuo sito web perchè rispondono ad una domanda esplicita dell’utente:
Chi cerca [B&B a Sassari], in quel momento vuole trovare una sistemazione nel capoluogo sardo ed è quindi fortemente motivato a soddisfare questa sua necessità.
Di contro però, la concorrenza dei colossi come Booking, Expedia, Venere, ed altri, rende molto difficile ed oneroso essere presenti nelle posizioni favorevoli delle ricerche sponsorizzate, specie se non si investono ingenti somme di denaro, in particolar modo per le chiavi di ricerca generiche come [bed and breakfast a Roma], [bed and breakfast a Milano], ecc.
E’ quindi consigliabile, specie per le località a grande vocazione turistica o fortemente visitate per i viaggi di lavoro, indicare qualche specifica maggiore alla ricerca mettendo in evidenza qualche caratteristica in più della tua struttura.
Per le città più piccole invece, anche la chiave generica [B&B città], può essere una soluzione praticabile a costi sostenibili.
Tieni però presente che, normalmente, l’utente che fa una ricerca su Google per una struttura ricettiva, spesso ne consulta parecchie prima di effettuare la prenotazione, e potresti sperperare buona parte del tuo budget ottenendo parecchie visite ma non altrettante prenotazioni.
E’ ancora utile sottolineare due aspetti su cui non posso dilungarmi troppo in questo post, perchè ne richiederebbero uno specifico che in futuro ho anche in programma di pubblicare:
- Cosa scrivere nell’annuncio sponsorizzato per attirare i click sul tuo sito;
- Dove far “atterrare” gli utenti che cliccano sul risultato sponsorizzato di Google.
Per quanto riguarda il “cosa scrivere” nell’annuncio sponsorizzato, senza andare troppo nel dettaglio è consigliabile non inserire soltanto il nome della tua struttura e la località, perchè tale impostazione non aggiungerebbe nulla di interessante per incentivare l’utente a cliccare il tuo annuncio rispetto agli altri presenti. Prendi spunto da Booking che da un buon motivo per cliccare il suo annuncio con uno slogan piuttosto convincente:
Ma soprattutto non utilizzare mai come pagina di atterraggio, ovvero quella in cui gli utenti finiranno dopo aver cliccato il tuo annuncio, la homepage del tuo sito. E’ fondamentale far arrivare i visitatori in una pagina in cui dev’essere presente un’offerta, un incentivo, un buon motivo per effettuare subito la prenotazione e soprattutto, all’interno di quella pagina, dev’essere possibile prenotare il soggiorno in modo semplice e intuitivo. La homepage difficilmente potrà avere queste caratteristiche.
Ovviamente, un grosso vantaggio di Google Ads, ma anche come vedremo in seguito, di Facebook Ads, è la possibilità di monitorare in tempo reale l’efficacia della campagna creata, impostare un budget giornaliero o mensile, avviarla e bloccarla con un click qualora ti rendessi conto che non fosse redditizia o comunque troppo onerosa.
PUBBLICITA’ SU FACEBOOK ADS
Come ho scritto nell’introduzione di questo articolo, Facebook in questi ultimi anni sta assumendo una posizione predominante riguardo l’utilizzo da parte degli utenti nel web. Ormai la maggior parte delle persone sta su Facebook, ed è proprio sul popolare social network che devi essere presente con la tua struttura, sfruttando proprio il fatto che ormai “tutti” passano ore ed ore ogni giorno su Facebook.
Ma quali sono le differenze sostanziali tra la pubblicità su Facebook e quella su Google?
Per prima cosa, abbiamo detto che la pubblicità sui motori di ricerca risponde ad un desiderio esplicito dell’utente, che riceve una risposta immediata a una sua richiesta specifica (bed and breakfast a Rimini ad esempio).
Le inserzioni su Facebook, ovviamente, funzionano in modo completamente diverso, cercando di stimolare la cosiddetta “domanda latente“, ovvero proponendo dei contenuti che, ovviamente, non rispondono ad una richiesta esplicita dell’utente, che non va sicuramente su Facebook a fare una ricerca così come andrebbe su Google, ma che possano in qualche modo interessare chi li vede.
Un’inserzione su Facebook dunque, dovrebbe attirare maggiormente l’attenzione dell’utente che in quel momento non è alla ricerca di qualcosa in particolare. Sarà quindi molto importante l’impostazione dell’annuncio che dovrai creare, l’immagine che sceglierai di inserire, ed un testo accattivante che aiuterà ad incentivare i click sul tuo annuncio.
Detta così sembrerebbe dunque molto complicato ottenere delle visite da un pubblico che in quel momento sta facendo tutt’altro. Oltretutto, data la moltitudine di utenti che utilizzano il popolare social network, potresti pensare che, se la tua inserzione apparisse ai ragazzini, a persone della tua stessa città, o comunque ad un pubblico completamente distante da quel che tu offri, sarebbe un evidente spreco di tempo e denaro utilizzare questo sistema di marketing.
Ma è proprio questo il punto di forza di Facebook Ads, ovvero la possibilità di profilare in modo dettagliato e preciso il pubblico a cui far apparire la tua inserzione pubblicitaria. Per fare pubblicità su Facebook in modo davvero efficace e vincente devi, prima di tutto, selezionare il giusto “pubblico” o target, a cui rivolgere le tue inserzioni.
Facebook, infatti, sa tutto dei suoi utenti: dove vivono, quanti anni hanno, che lavoro fanno, che passioni coltivano, ecc. Tutte informazioni che il popolare social network raccoglie seguendo le abitudini dei suoi utenti, analizzando le pagine visitate, i “like” inseriti, gli amici e le informazioni che spontaneamente i suoi utilizzatori inseriscono: se sono sposati, se hanno figli, se studiano, se sono fidanzati, se tifano per una squadra, se praticano determinati sport e tutto quello che scrivono sul loro profilo.
Detto questo, è importante sapere che per creare delle inserzioni vincenti su Facebook è necessario lavorare attentamente su due aspetti:
- La scelta del giusto target (quindi il pubblico a cui far apparire la tua inserzione);
- La scelta di un’immagine e un testo che stimolino la curiosità del tuo potenziale cliente.
Quando crei un’inserzione, puoi scegliere le caratteristiche del pubblico a cui verrà mostrata e puoi definirlo in base a diversi criteri:
- Luogo
- Dati demografici (età, genere e altro ancora)
- Interessi (attività, hobby e altro ancora)
- Acquisti online e offline
- Tante altre categorie
La possibilità di scegliere il pubblico con la copertura, la precisione e la convenienza offerta da Facebook, lo rende un posto incredibile in cui fare pubblicità.
Per quanto riguarda la scelta del target, vero punto di forza delle campagne Facebook, è fondamentale creare delle offerte rivolte ad una precisa tipologia di pubblico, ad esempio, se il tuo B&B si rivolge ad una clientela business, potresti creare un’offerta per persone selezionate in un determinato range di età, che abbiano un certo tipo di professione, con uno specifico grado di istruzione, che vivano in una determinata località, che non risiedano ovviamente nella tua città, mettendo in evidenza gli aspetti della tua struttura che potrebbero attirare quel tipo di clientela.
Selezionando in modo corretto il target, squalificherai tutti gli altri a cui la tua inserzione non apparirà, pertanto l’annuncio pubblicitario verrà mostrato soltanto a chi è potenzialmente interessato alla tua offerta.
Ti faccio un altro esempio per farti capire le potenzialità di questo strumento e l’importanza della scelta del target. Se il tuo bed and breakfast si trova ad Isernia, potrai mostrare la tua inserzione soltanto alle persone che in quel momento sono di passaggio nella città, selezionando, nel pannello di creazione della tua inserzione, la località e l’opzione “persone che viaggiano in questo luogo“. Impostando una campagna solo per il traffico da mobile di questo tipo, si può sfruttare il fatto che moltissime persone hanno ormai l’abitudine di prenotare la propria struttura ricettiva direttamente in loco, cercando e prenotando attraverso il proprio smartphone.
O ancora, se la tua struttura si trova nei pressi di un comprensorio sciistico, una stazione termale oppure una località con delle attrazioni particolari, potrai creare un’inserzione e mostrarla soltanto agli appassionati di sci, ai fanatici delle terme, o delle attrazioni nelle vicinanze, selezionando quindi, soltanto un pubblico potenzialmente interessato a quello che la tua zona offre, quindi molto più propenso a considerare la tua offerta.
Facebook Ads, può portare tantissime visite al tuo sito e di conseguenza un sacco di prenotazioni, se sfruttato in modo corretto e non limitarsi soltanto a far aumentare i like della tua pagina Facebook. Le inserzioni su Facebook Ads si integrano perfettamente con gli altri contenuti del social network, conferendo agli annunci una naturalezza che li rende come una parte integrante di quel che i tuoi amici pubblicano ogni giorno. E’ ovviamente presente in capo ad ogni inserzione la dicitura “sponsorizzata“, che le distingue dai contenuti naturali.
Ma è soprattutto fondamentale sottolineare come anche gli obbiettivi delle campagne Facebook possano essere molteplici. Facebook offre le seguenti opzioni:
Una volta scelto l’obbiettivo, che nel caso di un bed and breakfast potrebbe essere “metti in evidenza i tuoi post“, se hai scritto un post sulla tua pagina Facebook e vuoi sponsorizzarlo, oppure “indirizza le persone al tuo sito web” per creare un’inserzione ah hoc per inviare gli utenti a sezioni specifiche del tuo sito web, dovrai scegliere il budget che sei disposto ad investire per la singola inserzione, impostando un massimo giornaliero, oppure un budget totale che Facebook Ads utilizzerà fino al suo esaurimento.
A sinistra ho scelto la prima opzione, “metti in evidenza i tuoi post”, in cui ho semplicemente ripreso un post pubblicato sulla mia pagina Facebook che rimanda ad un articolo e l’ho sponsorizzato; a destra ho scelto l’opzione “indirizza le persone al tuo sito web“, inviando gli utenti ad una pagina specifica del mio sito web in cui è possibile scaricare l’utilissima guida gratuita “Vuoi riempire il tuo bed and breakfast in tre mosse“.
Come puoi vedere, la seconda opzione contiene un bottone che nella prima non è presente, “scopri di più”: sono elementi aggiuntivi che puoi inserire scegliendo questa opzione che servono per stimolare ulteriormente i click sulla tua inserzione, e ve ne sono svariati, tutti presenti nel pannello di creazione delle inserzioni.
Tornando al budget, la cosa incredibile è che potrai fare pubblicità sul famoso social network con soli 5 euro al giorno.
Infatti, un vantaggio incredibile che ha Facebook Ads rispetto a Google è proprio il costo. Come hai visto, specie nel comparto turistico, un click su Google può arrivare a costare anche 2-3 euro, a causa della concorrenza spietata, sia delle multinazionali, fiondatesi in modo massiccio su questa opportunità di marketing, che dei piccoli investitori che lo vedono come un sistema più diretto e immediato.
Un click su Facebook Ads, specie se saprai scegliere il giusto target e creare un inserzione interessante, potrebbe costare non più di 10 centesimi: questo soprattutto perchè in molti trascurano ancora questo canale pubblicitario, lasciando molte opportunità in più per chi saprà approfittarne prima che anche le multinazionali occupino tutti gli spazi disponibili come su Google Ads.
Una delle strategie migliori per sfruttare al meglio le potenzialità di Facebook Ads è il cosiddetto “content marketing“, ovvero la creazione di contenuti sul tuo sito web che sono in qualche modo correlati al tuo bed and breakfast, e che dovranno poi essere divulgati proprio attraverso Facebook Ads.
I contenuti correlati rappresentano degli articoli che dovrai scrivere e pubblicare sul tuo sito, che parlino di qualcosa che è possibile fare durante un soggiorno nella tua struttura: ad esempio potresti parlare di una sagra che si svolge nella tua città, di una particolare attrazione presente nelle vicinanze, delle particolarità dell’ambiente in cui si trova la tua struttura, fornendo idee utili ai tuoi potenziali clienti.
Una volta prodotto il contenuto, ad esempio la descrizione di una sagra che si svolge nella tua città, dovrai promuovere il post attraverso Facebook, legandolo ad un’offerta per soggiornare presso la tua struttura.
E’ molto probabile che chi naviga su Facebook sia più motivato a leggere un contenuto che parla di un particolare evento piuttosto che la pura e semplice pubblicità di una struttura ricettiva. Se saprai profilarein modo corretto il pubblico a cui far apparire tua inserzione, riceverai sicuramente molte visite sul tuo post e quel che non dovrai omettere, visto che il tuo obbiettivo è quello di ottenere prenotazioni, sarà di inserire un’offerta e una chiamata all’azione, proprio all’interno del contenuto stesso, provando a motivare un utente potenzialmente interessato, sennò non avrebbe aperto quel post, a prenotare il soggiorno per partecipare all’evento presentato.
Ma Facebook Ads può essere utilizzato anche per impostare delle strategie di acquisizione clienti che hanno come obbiettivo quello di fare una sorta di marketing educazionale, ovvero una strategia che ti consente di acquisire attraverso un “omaggio“, i contatti dei potenziali clienti a cui non proporrai immediatamente di prenotare il soggiorno presso la tua struttura, ma cercherai, attraverso la pubblicazione di contenuti che invierai loro tramite mail, di stimolarli, in primo luogo a venire a trascorrere un periodo nelle tue zone e ovviamente, attraverso qualche buona offerta, a soggiornare da te…
Ed è proprio tramite le inserzioni sul popolare social network che dovrai divulgare il tuo “omaggio”, un contenuto utile, come ad esempio un calendario degli eventi della tua zona, un particolare sconto, una guida con le più belle spiagge nei dintorni della tua struttura, che gli utenti potranno scaricare gratuitamente soltanto iscrivendosi alla tua newsletter. Andrai così a raccogliere gli indirizzi di posta elettronica di una serie di potenziali clienti ai quali, periodicamente, dovrai inviare le tue offerte o dei contenuti che potrebbero essere di loro interesse, attraverso la posta elettronica, stimolandoli a venirti a trovare.
Ovviamente è consigliabile utilizzare Facebook Ads, per questo tipo di strategia di acquisizione clienti, in particolare per la possibilità di profilare al massimo il pubblico a cui rivolgere le inserzioni e anche per una questione di costo, notevolmente più basso rispetto a Google Ads.
Proviamo ora a tirare le somme di questo lungo discorso: abbiamo esaminato i due strumenti che internet ci mette a disposizione per pubblicizzare una struttura ricettiva, e per ognuno sono stati delineati i punti di forza e i loro difetti.
Riassumendo, Google Ads è uno strumento di marketing più diretto, che risponde ad un esigenza esplicita di un utente che ha realmente una necessità che vuole soddisfare nel momento stesso in cui effettua la ricerca (si buca un pneumatico, cerco un gommista), ma è molto oneroso e, la concorrenza, specie quella dei grandi colossi del turismo, ne ha preso il controllo, rendendo veramente complicato riuscire ad insinuarsi nelle posizioni più favorevoli senza fare investimenti faraonici.
E’ consigliato l’utilizzo di Ads, specie se si vogliono pubblicizzare strutture in zone non turistiche o nei piccoli comuni, perchè a fronte di un costo per click non elevato, si riescono a scalare posizioni importanti nei risultati di ricerca sponsorizzati. Ovviamente, anche sui piccoli comuni troverai la concorrenza delle OTA, ma sicuramente sarà inferiore che nelle città a forte vocazione turistica.
Google Ads è uno strumento anche più facile da comprendere (pago per essere nelle prime posizioni del motore di ricerca), ma soprattutto perchè il suo funzionamento è talmente elementare che chiunque potrebbe provare ad impostare una campagna search.
Ovviamente però, come tutte le cose semplici ed intuitive, ha attirato nel tempo uno sciame di grandi inserzionisti che hanno messo in atto delle vere e proprie “aste” per accaparrarsi le prime posizioni a discapito dei piccoli investitori che hanno invece visto salire a dismisura i prezzi ed aumentare anche il numero delle inserzioni della concorrenza sulle pagina di Google.
Abbiamo invece detto che Facebook è sicuramente lo strumento nuovo, quello che ha cambiato davvero il modo di promuovere una struttura ricettiva perchè consente a tutti, anche al B&B nel centro di Venezia, di poter impostare delle campagne pubblicitarie a basso costo, riservate ad un pubblico profilato e selezionato alla fonte.
Utilizzando Facebook Ads, andrai a seminare in un territorio non ancora “predominio” delle grandi multinazionali del turismo e tutt’ora poco sfruttato. Chi ha fatto lo stesso quando Ads era ancora poco conosciuto, ne ha tratto dei vantaggi incredibili con investimenti minimi, e con Facebook Ads questa possibilità esiste ancora.
Grazie a Facebook Ads non andrai a soddisfare una richiesta esplicita degli utenti ma dovrai stimolare un loro desiderio latente, incentivarli e incuriosirli. Sembrerebbe più complesso e sicuramente meno immediato, ma impostare delle strategie di marketing attraverso Facebook ti offre il vantaggio di scegliere i destinatari della tua pubblicità e iniziare con loro un percorso che li porterà inizialmente a conoscerti, per poi instaurare con loro un rapporto di fiducia che prima o poi porterà ad ottenere molte prenotazioni a basso costo.
Dire quale sia meglio tra i due strumenti, Google Ads o Facebook Ads, è davvero difficile, anche perchè come in tutte le cose, dipende molto da quello che si vuole ottenere, dalle esigenze che si hanno e da come si intende strutturare la propria strategia di marketing.
E’ fondamentale, prima di scegliere, fare un’attenta analisi della propria struttura, della propensione alla spesa, dei costi, dell’urgenza, e provare anche a fare dei test per valutare l’efficacia di entrambe le soluzioni.
Il vantaggio che offrono entrambi gli strumenti è quello di poter MISURARE in tempo reale la loro efficacia, e pertanto sarà possibile testarli, con dei budget minimi, e valutare successivamente come muoversi. Spesso anche un mix tra le due soluzioni potrebbe aiutarti ad essere presente in tutti i canali, provando a sfruttare le potenzialità di entrambi, facendo però attenzione a non buttar via i tuoi soldi e poi dire “va beh, non fanno per me“.
Posso garantirti che entrambi gli strumenti descritti possono portare dei risultati incredibili ad una struttura ricettiva, come un bed and breakfast, solo se utilizzati correttamente. Per far questo, non è consigliabile “buttarsi” senza essere in grado, non solo di impostare una campagna, cosa alquanto elementare con entrambi gli strumenti, ma è necessario sapere cosa scrivere, come scriverlo, che immagine pubblicare, su che parole puntare, a che target di persone far riferimento, cosa pubblicizzare, dove far atterrare gli utenti, ecc.
Solo imparando sfruttare al massimo le potenzialità di Facebook Ads e Google Ads potrai creare delle inserzioni vincenti, che faranno davvero svoltare il tuo bed and breakfast e ti consentiranno di liberarti progressivamente dal peso di Booking e degli altri intermediari.
Per approfondire tutti i concetti legati al marketing per i Bed and Breakfast, e poter sfruttare al meglio tutti gli strumenti per mettere in pratica le teorie che ti ho descritto dovrai essere in grado di utilizzare perfettamente Facebook Ads, Google Ads e l’email marketing.
Maria Colombo dice
Molto interessante!