L’azienda agrituristica è un tipico “Format Made in Italy” che può rappresentare un nuovo modo di vivere e trasformarsi in un investimento particolarmente redditizio.
Partiamo dalla definizione di agriturismo, termine italiano cui una traduzione letterale corretta in inglese non esiste. Ecco perché oggigiorno la parola agriturismo è usata anche dagli anglofoni.
Gli Agriturismi sono strutture che vengono allestite per ricevere ospiti per pasti e/o pernottamenti. Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale molte piccole fattorie a conduzione familiare hanno lavorato duramente per restare a galla e, allo stesso tempo, gli agricoltori venivano attirati nelle grandi città e lontano dalle loro terre perché le offerte di lavoro erano più allentanti. Poiché questa tendenza è continuata nel corso dei decenni, c’è stata la reale minaccia che vaste aree di terreno agricolo sarebbero andate perse a causa dello sviluppo. Per un Paese piccolo e montuoso come l’Italia, il progressivo spostamento verso le città avrebbe significato, nel tempo, la necessità di importare la maggior parte del proprio cibo e dei propri prodotti, per mancanza di manodopera… Un problema in qualche modo attuale anche ai giorni nostri.
Nel 1985 è stata approvata una legge che stabilisce il concetto di agriturismo con l’obiettivo di mantenere gli agricoltori a lavorare nelle loro fattorie, in cambio della conversione di parte della loro proprietà in agriturismo (così come lo intendiamo oggi), gli agricoltori avrebbero ricevuto incentivi finanziari dal governo.
Grazie questi incentivi, gli agriturismi sono oggi rigorosamente regolamentati: ogni regione ha le proprie linee guida specifiche che possono variare leggermente, ma in generale tutte hanno regole sulla tipologia del cibo servito che deve provenire dalla struttura stessa (o dalle vicinanze), quanti giorni all’anno l’agriturismo può ospitare turisti, e quanti anni di esperienza un agricoltore deve avere per aprire una struttura del genere.
Un agriturismo offre una forma sostenibile di turismo che avvantaggia i contadini e preserva la terra, ma ci sono molti vantaggi anche per gli ospiti. Durante il soggiorno in un agriturismo l’ospite ottiene molto di più che un semplice pasto e una camera comoda ed accogliente. Sarà possibile sperimentare la vita in una fattoria e magari aiutare i gestori nella coltivazione, o al momento del raccolto. E’ possibile imparare a fare un formaggio locale o spremere l’olio d’oliva. Molti agriturismi offrono prodotti fatti in casa come marmellate, vino, olio d’oliva e fanno grandi e gustosi regali ai propri ospiti. Gli agriturismi sono a conduzione familiare, e solitamente si viene accolti e serviti dalla famiglia stessa, al punto che al termine del soggiorno, l’ospite arriva a sentirsi come se fosse diventato parte della famiglia stessa!
Indice:
- Cos’è un agriturismo
- Quali sono oggi le offerte degli agriturismi?
- Toscana: la Patria dell’agriturismo
- Vino, olio e attività all’aria aperta: l’importanza delle esperienze in agriturismo
- Dove puoi trovare i migliori agriturismi in Toscana?
- Come aprire o rilevare un agriturismo e poi gestirlo?
- Come avviare l’attività di agriturismo
- Quali sono gli altri servizi offerti da un’attività agrituristica?
- Somministrazione di cibo e pasti
- Chi può lavorare in un agriturismo?
- Come devono essere gli edifici per l’agriturismo?
- Quali sono i requisiti igienico-sanitari dell’agriturismo?
- Quali sono i periodi di apertura di un agriturismo?
- Quali sono le tariffe di un agriturismo?
- Qual è la disciplina fiscale per l’agriturismo?
- Quali sono i requisiti e gli obblighi necessari se apri un agriturismo?
Cos’è un agriturismo
Il termine agriturismo definisce un tipo di vacanza che unisce la vita in agriturismo nella splendida campagna italiana con i comfort tipici di un resort. I primi Agriturismi hanno aperto negli anni ’70, quindi molto prima del 1985, anno in cui è stata emanata la specifica legge italiana a disciplinare questo settore e già menzionata nell’introduzione.
La “filosofia” originaria dell’agriturismo era molto semplice: ospitare i turisti nelle masserie e permettere loro di partecipare alle attività rurali dell’azienda. Gli ospiti possono inoltre condividere i cibi preparati con materie prime all’interno dell’azienda, imparando metodi di cottura e ricette. Il modo migliore per esaltare il cibo di produzione locale è cenare alla stessa tavola dei proprietari di famiglia, insieme a qualsiasi altro ospite.
Inizialmente, questo nuovo tipo di struttura ricettiva interessava particolarmente soltanto una nicchia di turisti che arrivavano in Italia da altri Paesi europei. Persone che cercavano il fascino autentico delle aree extraurbane, lo stile di vita contadino con le relative tradizioni e le specialità culinarie genuine.
Negli corso degli anni l’agriturismo è diventato sempre più popolare. Oggi mantiene ancora i suoi caratteri originali, ma il format si è allargato. Può includere infatti, sistemazioni rinnovate, belle e più confortevoli: perché la campagna non è solo un luogo dove le persone lavorano a stretto contatto con piante e animali, ma anche un ambiente dove potersi rilassare comodamente, avendo tutti i comfort necessari.
Quali sono oggi le offerte degli agriturismi?
Nel 2022 quelle che un tempo erano semplici aziende agricole che ospitavano e sfamavano i viaggiatori mettendo a disposizione il proprio spazio e i propri prodotti, oggi si sono trasformate in vere e proprie location per il tempo libero e possono vendere diversi pacchetti con svariate inclusioni, molteplici servizi e un po’ per tutte le tasche.
Dall’inizio del nuovo millennio, l’importanza dell’agriturismo si è diffusa in tutto il mondo. E’ possibile trovare agriturismi negli Stati Uniti, in Germania, in Irlanda o in Sud Africa. Ma torniamo alle origini e alla Toscana, dove tutto ebbe inizio.
Toscana: la Patria dell’agriturismo
La Toscana è oggi una delle regioni leader in Italia per questo tipo di vacanza. Anche Sting possiede un agriturismo nelle dolci colline del Chianti, non lontano da Firenze. Il famoso musicista inglese ha acquistato qualche anno fa “Tenuta il Palagio a Figline Valdarno“. Lì produce vino, serve pizze speciali a base di prodotti locali e ospita viaggiatori da tutto il mondo.
Possiamo trovare la maggior parte degli agriturismi in Toscana nei dintorni, o nelle periferie delle sue bellissime città d’arte. Alcuni sono ubicati vicino ad outlet e terme, immersi nel verde della campagna, con vigneti, uliveti e persino campi da golf.
L’agriturismo offre ottime opportunità di soggiorno in dimore che possono essere rustiche, ma anche particolarmente eleganti. Alcuni di essi sono costruiti all’interno di ville, come quei grandi casali in stile leopoldino, o anche antichi conventi e castelli. Alloggi di lusso con bellissime piscine, spesso gestite dalle famiglie dei proprietari.
Le sistemazioni spaziano da camere in stile bed & breakfast a grandi appartamenti e suite con servizi, inclusi soggiorni separati, cucine e bagni privati. I prezzi sono generalmente abbordabili (in media oscillano tra i 50 e i 100 euro a notte per ogni ospite).
Vino, olio e attività all’aria aperta: l’importanza delle esperienze in agriturismo
Le strutture agrituristiche offrono tutti i comfort e i servizi di pregio per rendere le vacanze indimenticabili ai loro ospiti. Molti gestori accolgono i viaggiatori con una serie di servizi legati al tempo libero e al divertimento: dalle visite guidate in fattoria alle degustazioni di vino e olio, ai corsi di cucina e di equitazione. Possiamo inoltre citare tornei di golf, noleggio biciclette, spazi attrezzati per bambini, mountain bike o trekking, e tutto ciò che riguarda matrimoni ed eventi speciali.
Gli ospiti possono decidere in totale autonomia se sfruttare tali opportunità, oppure godere un soggiorno di solo relax a privacy aspettandosi magari di cenare piacevolmente al tavolo della famiglia stessa che li accoglie, addirittura insieme agli altri ospiti.
Partita da una nicchia di appassionati, oggi l’esperienza del turismo rurale, specie in regioni come la Toscana, l’Umbria, il Piemonte nella zona delle Langhe, la Sicilia, l’Oltrepò Pavese, coinvolge grandi gruppi di turisti. È adatto a tutti: famiglie intere, coppie, gruppi di amici e chi cerca la natura, la buona cucina, la tranquillità.
Agli stranieri, e in questi ultimi anni anche ai visitatori italiani, piace molto questo tipo di villeggiatura. I maggiori fruitori restano principalmente inglesi, americani, tedeschi, olandesi e scandinavi. Una volta provata questa esperienza, restano talmente estasiati dallo stile di vita promosso da queste realtà, che molti di loro sono disposti a investire e diventare proprietari o co-gestori delle strutture in cui alloggiano.
Dove puoi trovare i migliori agriturismi in Toscana?
Un agriturismo è generalmente attivo tutto l’anno, accogliendo ospiti per il fine settimana ma anche per periodi più lunghi durante le vacanze estive o nel periodo pasquale e natalizio. Le province toscane dove queste attività sono più popolari sono Siena, Grosseto, Firenze e Arezzo. Ma si possono trovare graziosi agriturismi ovunque nella campagna toscana, dalla Val d’Orcia al Casentino, dalla Garfagnana alla Maremma, e fino al Mugello.
L’agriturismo rappresenta una nuova formula per vivere una vacanza, investire i propri capitali e addirittura cambiare il proprio stile di vita. Infatti, è piuttosto tipico il caso di stranieri facoltosi amanti dell’Italia, che prendono in seria considerazione l’acquisto o l’acquisizione della gestione di un casale o di una villa nelle zone rurali da trasformare in azienda agrituristica.
A volte, può essere ancora più redditizio acquistare un immobile da ristrutturare e convertirlo in agriturismo. Sono davvero svariate le opzioni disponibili per unire l’utile al dilettevole.
Di seguito una serie di case history che descrivono la logica dell’agriturismo e la scelta di investire in questo tipo di proprietà con tutte le attività collegate:
L’agriturismo di Caterina e Franco nel Chianti
Nella campagna del Chianti, tra San Gimignano e Certaldo si trova l’agriturismo di Caterina e Franco. Questo è quello che potremmo definire lo stereotipo del concetto di agriturismo. Era un antico casale in rovina e, dopo un’attenta ristrutturazione e molti anni di paziente lavoro, è stato trasformato in agriturismo di successo.
I proprietari, Caterina e Franco, sono principalmente imprenditori rurali. Il loro terreno si estende oltre il giardino intorno al casale e comprende 2 ettari di uliveto e 2 ettari di vigneto. Olio extra vergine d’oliva garantito e una prestigiosa produzione vinicola che si fregia del marchio Chianti DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Allo stesso tempo, hanno ristrutturato la loro casa per accogliere un numero ristretto di ospiti e offrire un soggiorno indimenticabile.
È il luogo perfetto per una vacanza e adatta a tutti: famiglie, coppie, gruppi, giovani o meno giovani, in cerca di pace e serenità. Si può trovare tutto questo in un unico posto. Caterina e Franco sono sempre disponibili: il loro forno a legna per fare il pane e la pizza è sempre funzionante, e per loro cucinare i cibi freschi è un piacere.
Una grande piscina con tre livelli di profondità, gradini di accesso, fontana ed idromassaggio garantiscono un relax totale.
Il silenzio del bosco aiuta a rilassarsi e a non pensare ai problemi quotidiani. I bambini possono giocare nel verde della natura o visitare dolci amici come Carmela, l’asino, ed Ettore, il cavallo. E poi c’è il lago per la pesca e il tiro con l’arco.
Se sei uno di quelli a cui piace dormire fino a tardi, puoi farlo in assoluto silenzio e svegliarti con il canto degli uccellini. Chi preferisce una vacanza culturale, ha la possibilità di visitare le più belle città d’arte toscane che si trovano nelle immediate vicinanze: Firenze e Siena, per non parlare dei piccoli borghi medievali nei dintorni come San Gimignano, Certaldo e Monteriggioni.
All’interno della struttura è inoltre possibile partecipare agli eventi serali e agli apericena con musica dal vivo che Caterina e Franco organizzano ogni settimana per tutta l’estate. E’ anche possibile anche prenotare il loro agriturismo per organizzare eventi, feste di laurea, matrimoni, cene con i colleghi.
L’idea di Giovanni
Per 60 anni in Toscana, Giovanni, il titolare dell’azienda agrituristica di cui parleremo in questo secondo case history, si è trasferito nel Chianti dalla natia Sardegna, con l’intenzione di portare un modello di attività agricola basata sull’allevamento ovino e sulla produzione di formaggio pecorino.
Il suo agriturismo si trova a circa un chilometro da Panzano nel cuore del Chianti fiorentino. L’azienda è composta da due anime che si fondono in una formula originale e vincente: l’ospitalità e la produzione casearia.
Nell’agriturismo di Giovanni potrete trovare tre appartamenti, accuratamente restaurati in stile toscano, con ingresso e giardino indipendenti, parcheggio privato e piscina. Sono adiacenti alla casa principale e ospitano chi vuole trascorrere una vacanza nella assoluta tranquillità delle colline del Chianti.
Giovanni continua ancora la sua produzione artigianale quotidiana di formaggi, olio extravergine di oliva e miele. Tutto fatto “in loco”, come si suol dire: le sue pecore pascolano tranquille tutto il giorno sulle colline circostanti sotto l’occhio vigile di cani maremmani esperti.
Le api trovano l’ambiente giusto per donare il loro prezioso miele. La mungitura, lo stoccaggio e la lavorazione del latte avvengono nell’ovile e nel caseificio poco distanti dal casale e dagli appartamenti.
Tutte queste fasi testimoniano la bellezza ma anche la durezza dell’attività pastorale e della creazione di prodotti caseari. Gli ospiti che soggiornano presso la struttura ricettiva sono i benvenuti e possono seguire dal vivo queste fasi produttive.
Spesso qui arrivano gruppi di turisti, e lo staff del proprietario organizza alcune degustazioni. Le scolaresche assistono spesso ai vari passaggi dalla materia prima al prodotto finito e… che prodotti! Quelli di Giovanni sono l’esempio più rappresentativo di prodotti alimentari a km zero che provengono da una filiera cortissima. Parliamo di prodotti che provengono da agricoltura biologica a filiera corta e da decenni ottengono la certificazione biologica.
I prodotti sono in vendita presso l’agriturismo stesso, o in un negozio in località Montagliari, a 1 km da Panzano. Qui si potrà trovare l’intera produzione dell’agriturismo e una selezione di prodotti e vini del Chianti, sempre rigorosamente a chilometri zero.
La tipologia di commercio dei prodotti agricoli commercializzati nella stessa zona di produzione è la cosiddetta economia a “chilometri zero”. Con questo termine si identifica una politica economica che privilegia il cibo locale, in contrapposizione al cibo prodotto industrialmente. Un prodotto è a “chilometri zero” quando ha percorso il minor numero di chilometri possibile per arrivare dalla produzione al luogo di vendita e consumo.
Il cibo a chilometri zero rappresenta una scelta legata alla riduzione del nostro impatto ecologica sull’ambiente. Si tratta infatti di ridurre l’impatto ambientale che il trasporto di un prodotto provoca attraverso varie pratiche di distribuzione e consumo: in particolare, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (Co2), che aumenta l’inquinamento.
Consumare prodotti locali e accorciare le distanze significa aiutare l’ambiente, promuovere il patrimonio agroalimentare regionale, abbassare i prezzi di distribuzione e garantire un prodotto fresco, sano e di stagione. La produzione e il consumo di cibo a chilometri zero implicano un uso consapevole delle risorse territoriali, una valorizzazione della produzione locale e la riscoperta delle identità territoriali. Facilita inoltre un rapporto diretto e socializzante tra produttore/agricoltore e il consumatore finale. Sono molteplici le occasioni di incontro e scambio tra queste due figure, grazie alla vendita diretta dei contadini locali nei mercati comunali e nelle frequenti fiere e sagre paesane che arricchiscono la vita dei borghi toscani.
Come aprire o rilevare un agriturismo e poi gestirlo?
Che tu voglia aprire un agriturismo o che decida di acquistarne uno già avviato, è fondamentale conoscere gli aspetti che ne regolano l’esistenza e l’attività.
Ricordiamo innanzitutto cos’è l’agriturismo: con questo termine si definiscono le attività di accoglienza, ospitalità e ristorazione svolte dagli imprenditori agricoli, unite alla coltivazione della terra, all’allevamento e alla silvicoltura.
Quali sono le leggi e i regolamenti per l’agriturismo in Italia?
Molte regioni d’Italia sono attive nel sostenere l’attività economica legata a forme di turismo che valorizzino il paesaggio e l’agricoltura. Tutto ciò avviene in armonia con le politiche di sviluppo rurale della Comunità Europea.
Le leggi nazionali del governo italiano, e le leggi locali delle singole regioni, regolano l’attività dell’agriturismo. Ogni regione ha una sua normativa autonoma che si rifà alla normativa nazionale sull’agriturismo, la Legge 20 febbraio 2006, n. 96.
Questa nuova forma di turismo permette di valorizzare il patrimonio rurale, naturale e immobiliare che spesso ha alle spalle secoli di storia. Tutto ciò persegue l’obiettivo della tutela dell’ambiente e dei prodotti agricoli tradizionali, della valorizzazione delle tradizioni e della cultura delle zone rurali, e della conoscenza delle tradizioni enogastronomiche.
I risultati nel tempo sono stati rilevanti con effetti benefici per i territori e le popolazioni italiane. Ha frenato la tendenza all’urbanizzazione degli anni Cinquanta e Sessanta e il pericoloso spopolamento delle campagne. La permanenza di agricoltori e produttori agricoli nelle aree rurali ha consentito inoltre nuove possibilità di redditività economica, oltre all’attività agricola tradizionale.
L’Italia è nota per la vastità del suo patrimonio artistico e per la bellezza del suo paesaggio naturale. In alcune zone, come il Chianti Toscano, l’Oltrepo Pavese e la Valpollicella e le Langhe piemontesi, l’armonia tra il territorio e il paziente lavoro dei contadini ha raggiunto livelli di eccellenza. L’agriturismo è oggi uno dei principali motori dell’economia rurale locale ed è una formula imprenditoriale di cui l’Italia va giustamente orgogliosa.
Come avviare l’attività di agriturismo
Per avviare l’attività o rilevare una proprietà immobiliare già avviata come agriturismo in Italia, cosa dovresti sapere?
L’alloggio, la ristorazione e il tempo libero trascorso in un’azienda agrituristica e le sue attività agricole sono tutte iniziative al servizio delle comunità locali e per i visitatori provenienti da tutto il mondo. È fondamentale conoscere alcune nozioni di base:
- la proprietà deve essere un’azienda agricola;
- deve esserci uno stretto legame tra l’attività agricola già esistente e la nuova attività agrituristica;
- l’attività agricola (determinata dalle estensioni disponibili, dalle attrezzature tecniche, dalle strutture abitative, dalla varietà delle attività colturali) deve essere economicamente prevalente rispetto all’attività agrituristica;
- le due attività combinate devono essere conformi ai parametri tecnici, urbanistici, igienico-sanitari stabiliti dalla legge;
- il tempo impiegato per lo svolgimento dell’attività agrituristica durante l’anno solare deve essere quantitativamente inferiore al tempo impiegato nell’attività agricola;
- il valore della produzione annua lorda vendibile deve essere sempre superiore al reddito dell’azienda agrituristica.
Quali sono gli altri servizi offerti da un’attività agrituristica?
Quello che segue è un elenco completo:
- dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta dei campeggiatori;
- organizzare degustazioni di prodotti aziendali;
- organizzare attività ricreative, culturali, educative, sportive, escursionistiche ed equestri per la valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale;
- vendita di prodotti.
Somministrazione di cibo e pasti
- Per amministrare il consumo alimentare a tavola, si possono utilizzare i prodotti dell’azienda, eventualmente integrati con prodotti di aziende agricole locali oltre che con prodotti di origine italiana e certificati, con preferenza per prodotti specifici caratterizzati dalla DOP, IGP, IGT, DOC, e marchi DOCG o inseriti nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali;
- è possibile utilizzare ingredienti complementari non ottenibili nella regione di ubicazione della struttura e prodotti di uso comune dell’ospitalità tradizionale. È consentito anche l’uso di prodotti essenziali per diete particolari per motivi di salute;
- è consentito l’uso della cucina domestica per la preparazione del pasto, purché conforme ai requisiti per le abitazioni residenziali;
- sono ammessi fino a 12 posti a tavola (12 a pranzo e 12 a cena).
Chi può lavorare in un agriturismo?
- L’imprenditore agricolo e la sua famiglia possono essere coinvolti nello svolgimento dell’attività agrituristica;
- dipendenti a tempo determinato, indeterminato e parziale con contratto di lavoro ammesso nel settore agricolo;
- i dipendenti sono considerati lavoratori agricoli secondo le norme previdenziali, assicurative e fiscali. L’utilizzo di soggetti esterni è consentito solo per lo svolgimento di attività e servizi complementari.
Come devono essere gli edifici per l’agriturismo?
- Possono essere utilizzati i fabbricati, o parte di essi, già esistenti nella proprietà;
- non è consentito costruire nuovi immobili per la costruzione dell’agriturismo;
- gli interventi sul patrimonio edilizio rurale destinati alle attività dell’agriturismo devono utilizzare materiali da costruzione tipici e rispettare le tipologie dei luoghi e gli elementi architettonici e decorativi.
Quali sono i requisiti igienico-sanitari dell’agriturismo?
Nella definizione dei requisiti igienico-sanitari degli edifici e delle attrezzature da utilizzare, le particolari caratteristiche architettoniche e rurali degli edifici sono oggetto di controllo.
Quali sono i periodi di apertura di un agriturismo?
Secondo i periodi stabiliti dall’imprenditore agricolo, l’agriturismo può essere aperto tutto l’anno oppure, senza ulteriori comunicazioni al Comune, è possibile sospendere l’accoglienza degli ospiti per brevi periodi.
Quali sono le tariffe di un agriturismo?
Ogni anno, entro il 31 ottobre, coloro che svolgono l’attività agrituristica devono presentare una dichiarazione indicante le tariffe massime riferite ai periodi di alta e bassa stagione, che si impegnano a praticare per l’anno successivo.
Qual è la disciplina fiscale per l’agriturismo?
Di seguito alcune linee guida secondo la Legge n. 413/91, art. 5:
- Il reddito dell’attività agrituristica è considerato reddito agricolo;
- Il calcolo del reddito imponibile dell’agriturismo prevede un regime forfettario, nella misura del 25% dei ricavi al netto dell’IVA;
Quali sono i requisiti e gli obblighi necessari se apri un agriturismo?
Niente panico! È solo un po’ di burocrazia. All’inizio potresti aver bisogno dell’aiuto di qualche esperto locale, del tuo commercialista o anche del tuo agente immobiliare.
- qualifica di Imprenditore Professionale Agrario con iscrizione all’albo regionale;
- diploma o laurea in materia di nutrizione o somministrazione di alimenti e bevande o inerente al settore agricolo/forestale;
- aver frequentato con successo il corso di formazione per la somministrazione di alimenti e bevande, o il corso come operatore agrituristico;
- rivolgersi ad un Centro di Assistenza Agricola Autorizzato per la costituzione dell’UPI con la classificazione “agriturismo”;
- compilare la Dichiarazione Unica Aziendale on line a cui verrà allegato il Bilancio dell’agriturismo redatto sotto forma di autodichiarazione;
- compilare la Dichiarazione di Inizio Attività online;
- ottenere la partita IVA;
- effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio;
- richiedere l’autorizzazione del sindaco ad avviare l’attività;
- richiedere l’autorizzazione dei Vigili del Fuoco;
- richiedere l’autorizzazione all’installazione di insegne e segnaletica stradale;
- possedere libretto di idoneità sanitaria;
- richiedere l’autorizzazione sanitaria dei locali;
- presentare la dichiarazione al comune per la tassa sui rifiuti.
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